Sabato 14 Settembre 2024

Il Club del gommone di Milano mette a segno un’altra vittoria

Dopo 2.414,2 miglia di navigazione il Suzuki DF40A porta Italo ed equipaggi al traguardo di Genova.

Giornate di navigazione 33. Media delle miglia giornaliere percorse 73,16

Litri benzina totali 1.437 per 2.414,2 miglia– percorso medio 1,68 M/L

#gibilterraingommone è patrocinato da UCINA, la Confindustria Nautica, che opera per lo sviluppo del settore nautico, promuovendo la cultura del mare

Onde alte fino a tre metri e mezzo piene di creste bianche e acqua ovunque: dal mare, talvolta a secchiate oppure sotto forma di finissimo spray salato, ma anche dal cielo, come pioggia battente. Portare a termine il raid “A Gibilterra in gommone” non è stata proprio una passeggiata, almeno non sempre. Eppure il piccolo Italo, lo ZARmini RIB 16, già protagonista lo scorso anno del “Giro d’Italia in gommone”, assieme al Suzuki DF40A che lo spinse nel 2017 da Genova a Venezia e poi fino a Padova su per l’Idrovia Veneta, e poi ancora in questa nuova avventura da Genova a Gibilterra e ritorno, ce l’hanno fatta! Lo scorso 2 giugno, infatti, una folla di appassionati festanti ha potuto accogliere e festeggiare l’undicesimo, e ultimo, equipaggio composto da Doriano Grigoletto e Franco De Gradi.

Un po’ di numeri rendono meglio le dimensioni dell’impresa di quest’anno: 33 giorni di navigazione, 2.414,2 miglia percorse con una media giornaliera di 73,16 miglia, utilizzando un totale di 1.437 litri di benzina con un consumo medio di 1,68 litri per miglio.

Grazie all’organizzazione e alla destrezza degli equipaggi del Club del Gommone di Milano, che hanno portato a termine il raid anche in situazioni difficili per un normale natante di 5 metri spinto da un fuoribordo “senza patente” da 40HP, sono state superate le difficoltà incontrate sul percorso, e nonostante i rallentamenti causati delle condizioni avverse, si è giunti sempre alla meta. Perché il meteo, specie quando si è trattato di navigare nel minaccioso Golfo del Leone, all’andata verso le Colonne d’Ercole e poi al ritorno, verso Genova, ha ricordato a tutti quanto il mare possa essere duro e difficile da affrontare. Lo stesso nella tratta da Valencia a Barcellona, al ritorno da Gibilterra, un vero e proprio toboga per Italo e il suo Suzuki, che però sono risultati efficienti lungo tutta la tratta, infondendo sicurezza anche nei momenti più duri.

Non c’erano guinness da far registrare né record da battere in quest’impresa, ma un solo obiettivo: dimostrare a tutti che anche con un piccolo battello di qualità e un motore tecnologico e affidabile, navigando lungo costa si può arrivare in capo al mondo, anche alle Colonne d’Ercole. A #gibilterraingommone è una bella storia di navigazione fatta con passione, che insegna, innanzitutto, che ogni impresa, grande o piccola che sia, ha bisogno di programmazione, organizzazione e buon senso, e soprattutto di una buona manutenzione del proprio natante e relativo motore in modo che risultino sempre efficienti.

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